I fossili di Holzmaden

I fossili di Holzmaden

La Germania è uno dei paesi europei più frequentati dai collezionisti di fossili per il gran numero di siti facilmente accessibili, in cui la raccolta è libera o regolamentata. Nel sud ovest del paese si trova la regione delle Alpi Sveve, nota per il grande patrimonio geo-paleontologico, tanto da essere stata inserita nella lista dei Geoparchi dell’UNESCO.

La destinazione più popolare all’interno del parco è l’area che si trova nei pressi del comune di Holzmaden. Qui, agli inizi del secolo scorso, esistevano numerose cave estrattive e, sebbene ad oggi siano quasi tutte scomparse, le poche ancora esistenti sono frequentate da ricercatori e collezionisti di fossili.

La roccia sedimentaria che veniva estratta è un calcare laminato, noto come "Posidonienschiefer" (Scisti a Posidonie). È una roccia scura, il cui colore è conferito dall’elevato contenuto di materia organica e dalla pirite presenti al suo interno. Risale al Toarciano (Giurassico inferiore, circa 180 milioni di anni fa), epoca in cui avremmo potuto trovare in quest'area un ambiente marino in cui vigeva un clima monsonico.

Nei mesi estivi, la stratificazione delle acque comportava l’instaurarsi di un ambiente anossico (privo di ossigeno) nei pressi del fondale. Questo impediva il proliferare di batteri e di organismi necrofagi e faceva sì che le carcasse o i resti di animali e piante si conservassero sul fondo per lungo tempo. Nel caso in cui questi fossero andati incontro a un rapido seppellimento da parte di sedimenti trasportati dalle correnti, tali resti organici si sarebbero con il tempo trasformati in fossili.

Queste condizioni tafonomiche spiegano la conservazione, spesso eccezionale, dei reperti fossili ritrovati nell'area di Holzaden. Si conoscono infatti numerosi scheletri completi di ittiosauri, plesiosauri, talattosuchi (detti anche coccodrilli di mare) e di pesci. Rettili volanti e dinosauri sono invece molto più rari, in quanto non vivevano in ambienti marini. Molluschi (in particolare bivalvi e ammonoidi) e crinoidi sono estremamente abbondanti, mentre i ritrovamenti di artropodi ed echinodermi risultano decisamente meno comuni.

La forte compressione degli strati di roccia ha causato, nel corso dei milioni di anni, un "appiattimento" dei fossili presenti al suo interno, deformandoli notevolmente (a eccezione dei resti conservati in noduli calcarei, che conservano maggiormente la loro forma originale). Nel tempo, il carbonato di calcio che costituiva originariamente i gusci di alcuni organismi, come ad esempio le ammoniti, si è disciolto ed è stato sostituito da pirite, che conferisce il caratteristico aspetto dorato a molti fossili rinvenuti in questo sito.

Alcune delle cave ancora attive presenti nei pressi di Holzmaden sono visitabili e, a fronte del pagamento di una piccola quota di ingresso, è possibile scavare e cercare da sé i fossili tra gli strati di roccia. La buona notizia è che tutti i reperti che troverete (a meno che non siano di interesse scientifico) potrete portarli via con voi! In questi video, raccontiamo la nostra esperienza in una di queste cave:

Alla ricerca di fossili - HOLZMADEN Pt.1

https://www.youtube.com/watch?v=IQSsWHNlQIQ&t=18s

Alla ricerca di fossili - HOLZMADEN Pt. 2

https://www.youtube.com/watch?v=CNbu9i7RBCE&t=564s

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